14/10/2009 - dal quotidiano "La Stampa"
Parigi, scoperta la luce superfluida
E' capace di attraversare i materiali
Lo ha appena dimostrato un equipe di studiosi franco-italiani:
neanche superfici opache o scalfite sarebbero in grado di fermarla
ROMA
La rivoluzione luminosa: nasce la luce «superfluida», che attraversa indisturbata materiali anche opachi, vetri scalfiti e sospensioni come la nebbia, senza alcuna dispersione. La sua esistenza è stata appena dimostrata a Parigi da una collaborazione tra Iacopo Carusotto, del centro Bec di Infm-Cnr di Trento, il gruppo teorico di Cristiano Ciuti all’Università di Paris 7, e il gruppo sperimentale guidato da Alberto Bramati ed Elizabeth Giacobino presso il Laboratoire Kastler Brossel dell'Università Paris 6.
La «predizione» di questa luce particolarissima è tutta italiana, e risale a soli cinque anni fa grazie a un lavoro di Carusotto e Ciuti del 2004. Nel suo viaggiare attraverso l`aria e i materiali più vari, la luce comune viene deviata e dispersa. Dopo un temporale, ad esempio forma arcobaleni. Nella nebbia, si riflette sulle gocce d`acqua in sospensione creando un accecante muro luminoso. Nei cristalli, viene deviata dalle imperfezioni interne che la distorcono e disperdono. La luce superfluida invece, come predetta da Carusotto e Ciuti, sarebbe in grado di attraversare tutti questi materiali senza la minima difficoltà: i fotoni che la compongono infatti, avrebbero interazioni tra loro talmente forti che la luce stessa comincerebbe a comportarsi come un vero e proprio fluido. Uno stato simile a quello di altri «super», come l`elio superfluido, che da normale liquido come l’acqua si trasforma in un superfluido capace di scorrere senza alcun attrito.
Per testare la bontà di questa ipotesi, gli scienziati si sono messi in caccia di una luce capace di attraversare un materiale opaco senza la minima dispersione o distorsione. Per individuarla, hanno utilizzato una luce, e un bersaglio da farle attraversare. La luce è un laser altamente stabile, mentre il bersaglio è un piccolissimo semiconduttore di arsenuro di gallio, capace di far passare la luce ma le cui imperfezioni normalmente la degradano. I parametri della luce sono stati variati secondo le indicazioni dei fisici teorici, modificandone il colore e l`intensità, finché la luce superfluida è apparsa proprio come predetto: il laser ha attraversato il semiconduttore - che fino a poco prima ne degradava il fascio - senza la minima interferenza: un comportamento che non era mai stato osservato in precedenza.
«I comportamenti superfluidi hanno una straordinaria importanza teorica e pratica - commenta Iacopo Carusotto - basti pensare ai magneti a superconduttore che sono alla base dell`acceleratore LHC di Ginevra». E così per la luce superfluida si possono prevedere già applicazioni brillanti: una luce capace di attraversare indisturbata un materiale può portare a enormi benefici nello sviluppo delle fibre ottiche, che sono valse al loro inventore, Charles Kao, il Nobel per la Fisica 2009. E potrebbe permettere non solo il trasporto dell`informazione, come attualmente accade, ma anche la sua elaborazione: enormi quantità di dati potrebbero essere trattate in via ottica da chip ottico-elettronici, a velocità impossibili per l`elettronica attuale. Nuovi chip velocissimi, ma capaci anche di risparmiare molta energia rispetto agli attuali. Un risparmio piccolo in proporzione, ma enorme se si pensa che ogni giorno sono miliardi i chip utilizzati al mondo, tra computer, telefoni, televisori e automobili.
mercoledì, ottobre 14, 2009
14/10/2009 dal quotidiano La Stampa
Un misterioso anello illumina Mosca
Misterioso anello luminoso nei cieli di Mosca
La scena ricorda "Independence Day". E la Rete impazzisce per il video degli "alieni". Gli esperti: è soltanto un fenomeno atmosferico
MOSCA
Invasione aliena o effetto ottico? Il video di un misterioso anello luminoso comparso nel cielo di Mosca sta richiamando l'attenzione di esperti e appassionati di Ufo. Il video, che raffigura una strana nube bianca, è stato girato da più di una persona la settimana scorsa. E, una volta messo in Rete, è diventato subito il tormentone dei cacciatori di extraterrestri. La sorprendente immagine, in effetti, richiama alla mente la famosa scena dell'invasione aliena del film "Independence Day" e guardandaola è inevitabile provare un leggero brivido. Su Internet è subito partito il tam tam: vero o falso? La battaglia per scoprire la verità si gioca tra forum e blog. Come riporta The Sun, secondo l'esperto di Ufo, Nick Pope, si tratta di un vero mistero. «E' davvero incredibile- spiega. Qualunque cosa sia, sul Web non mancano di certo le teorie».
Chi non crede alle teorie aliene cerca una risposta affidandosi ai meteorologi. Un funzionario del servizio meteo russo ha subito rinnegato ogni tesi "paranormale". «Anche se è molto impressionante, è solo un effetto ottico», dice il meteorologo. «Se si guarda attentamente- ha aggiunto- si possono vedere i raggi del sole attraversare la nube». Teorie apocalittiche a parte, la spiegazione del fenomeno naturale è quella che maggiormente convince i navigatori. Responsabili di questo affascinante spettacolo sarebbero quindi le correnti d'aria. «Ultimamente alcuni fronti di aria fredda provenienti dall'Artico hanno transitato sulla Russia; queste correnti attraversando la luce che il sole emana quando tramonta producono il particolare effetto», spiega l'esperto.
Chi ancora non si è convinto può dare la colpa del fenomeno all'inquinamento atmosferico. I meteorologi, però, non sembrano troppo convinti di questa ipotesi. «Non credo dipenda dalle emissioni di gas. Un effetto del genere può presentarsi solo se le condizioni del tempo sono buone per un periodo abbastanza lungo. E a Mosca il vento forte di questi ultimi giorni ha spazzato via tutto lo smog». Fine del mondo, invasioni extraterrestri, fenomeni atmosferici: alla Rete non resta che continuare la lotta per scovare la verità.
Un misterioso anello illumina Mosca
Misterioso anello luminoso nei cieli di Mosca
La scena ricorda "Independence Day". E la Rete impazzisce per il video degli "alieni". Gli esperti: è soltanto un fenomeno atmosferico
MOSCA
Invasione aliena o effetto ottico? Il video di un misterioso anello luminoso comparso nel cielo di Mosca sta richiamando l'attenzione di esperti e appassionati di Ufo. Il video, che raffigura una strana nube bianca, è stato girato da più di una persona la settimana scorsa. E, una volta messo in Rete, è diventato subito il tormentone dei cacciatori di extraterrestri. La sorprendente immagine, in effetti, richiama alla mente la famosa scena dell'invasione aliena del film "Independence Day" e guardandaola è inevitabile provare un leggero brivido. Su Internet è subito partito il tam tam: vero o falso? La battaglia per scoprire la verità si gioca tra forum e blog. Come riporta The Sun, secondo l'esperto di Ufo, Nick Pope, si tratta di un vero mistero. «E' davvero incredibile- spiega. Qualunque cosa sia, sul Web non mancano di certo le teorie».
Chi non crede alle teorie aliene cerca una risposta affidandosi ai meteorologi. Un funzionario del servizio meteo russo ha subito rinnegato ogni tesi "paranormale". «Anche se è molto impressionante, è solo un effetto ottico», dice il meteorologo. «Se si guarda attentamente- ha aggiunto- si possono vedere i raggi del sole attraversare la nube». Teorie apocalittiche a parte, la spiegazione del fenomeno naturale è quella che maggiormente convince i navigatori. Responsabili di questo affascinante spettacolo sarebbero quindi le correnti d'aria. «Ultimamente alcuni fronti di aria fredda provenienti dall'Artico hanno transitato sulla Russia; queste correnti attraversando la luce che il sole emana quando tramonta producono il particolare effetto», spiega l'esperto.
Chi ancora non si è convinto può dare la colpa del fenomeno all'inquinamento atmosferico. I meteorologi, però, non sembrano troppo convinti di questa ipotesi. «Non credo dipenda dalle emissioni di gas. Un effetto del genere può presentarsi solo se le condizioni del tempo sono buone per un periodo abbastanza lungo. E a Mosca il vento forte di questi ultimi giorni ha spazzato via tutto lo smog». Fine del mondo, invasioni extraterrestri, fenomeni atmosferici: alla Rete non resta che continuare la lotta per scovare la verità.
martedì, ottobre 06, 2009
FISICA
Assegnato il Nobel per la Fisica
per fibre ottiche e sensori digitali
A Kao, Boyle e Smith il riconoscimento per ricerche che hanno aperto la strada alle comunicazioni del futuro
ROMA - Il Nobel per la fisica 2009 è stato assegnato ai ricercatori che hanno gettato le basi per le comunicazioni del futuro, basate sulle fibre ottiche. I 'maestri della luce' premiati oggi sono Charles K. Kao, Willard S. Boyle e George E. Smith. Il premio è stato assegnato ai tre fisici per i loro "risultati rivoluzionari nel settore della trasmissione della luce nelle fibre per la comunicazione ottica (Kao) e per l'invenzione di un circuito semiconduttore di imaging, il sensore Ccd (Boyle e Smith)". Tutti e tre i premiati hanno la cittadinanza americana e tutti e tre hanno condotto in aziende private le ricerche che hanno aperto la strada alle comunicazioni del futuro, basate sull'uso delle fibre ottiche.
Charles Kuen Kao, che oltre alla cittadinanza statunitense ha anche quella britannica, è nato nel 1933 in Cina, a Shanghai. E' un pioniere nell'uso delle fibre ottiche per le telecomunicazioni. Si è laureato nel 1965 in Ingegneria elettronica in Gran Bretagna, nell'Imperiale College di Londra. In pensione dal 1996, ha condotto le ricerche che lo hanno portato al Nobel negli Standard Telecommunication Laboratories di Harlow e contemporaneamente ha insegnato nell'Università Cinese di Hong Kong. A lui va la metà del premio.
L'altra metà è divisa alla pari fra Willard Sterling Boyle e George Elwood Smith, entrambi dei Bell Laboratories. Willard Sterling Boyle ha la cittadinanza canadese, oltre a quella statunitense. E' nato nel 1924 in Canada, ad Amherst, e nel suo Paese di origine si è laureato in Fisica nel 1950, presso la McGill University. In pensione dal 1979, ha diretto la Divisione sulle Comunicazioni degli statunitensi Bell Laboratories.
George Elwood Smith, cittadino americano, è nato nel 1930 a White Plains (New York). Si è laureato in Fisica nell'università di Chicago nel 1959 ed ha lavorato nei Bell Laboratories fino al pensionamento, avvenuto nel 1986. Sono considerati i papà dei sensori per le videocamere e fotocamere, che utilizza la tecnologia basata sull'effetto fotoelettrico previsto da Albert Einstein.
Il nobel per la fisica dell'anno scorso era andato allo statunitense Yoichiro Nambu e ai giapponesi Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa, autori di alcuni studi sull'asimmetria nelle particelle elementari.
Domani sarà il turno dell'assegnazione del premio per la Chimica, giovedì della Letteratura, venerdì della Pace e finalmente il 12 ottobre verrà assegnato quello per l'Economia: i premi verrano consegnati a Oslo il 10 dicembre, anniversario della morte di Alfred Nobel.
Da notare che i premi per la Fisica vengono concessi per scoperte e teorie "rivelatesi solide nel tempo" (e mai postumi): l'intervallo di tempo fra l'assegnazione del premio e la ricerca che ne è alla base è di quindi di norma di circa vent'anni.
(6 ottobre 2009)
Assegnato il Nobel per la Fisica
per fibre ottiche e sensori digitali
A Kao, Boyle e Smith il riconoscimento per ricerche che hanno aperto la strada alle comunicazioni del futuro
ROMA - Il Nobel per la fisica 2009 è stato assegnato ai ricercatori che hanno gettato le basi per le comunicazioni del futuro, basate sulle fibre ottiche. I 'maestri della luce' premiati oggi sono Charles K. Kao, Willard S. Boyle e George E. Smith. Il premio è stato assegnato ai tre fisici per i loro "risultati rivoluzionari nel settore della trasmissione della luce nelle fibre per la comunicazione ottica (Kao) e per l'invenzione di un circuito semiconduttore di imaging, il sensore Ccd (Boyle e Smith)". Tutti e tre i premiati hanno la cittadinanza americana e tutti e tre hanno condotto in aziende private le ricerche che hanno aperto la strada alle comunicazioni del futuro, basate sull'uso delle fibre ottiche.
Charles Kuen Kao, che oltre alla cittadinanza statunitense ha anche quella britannica, è nato nel 1933 in Cina, a Shanghai. E' un pioniere nell'uso delle fibre ottiche per le telecomunicazioni. Si è laureato nel 1965 in Ingegneria elettronica in Gran Bretagna, nell'Imperiale College di Londra. In pensione dal 1996, ha condotto le ricerche che lo hanno portato al Nobel negli Standard Telecommunication Laboratories di Harlow e contemporaneamente ha insegnato nell'Università Cinese di Hong Kong. A lui va la metà del premio.
L'altra metà è divisa alla pari fra Willard Sterling Boyle e George Elwood Smith, entrambi dei Bell Laboratories. Willard Sterling Boyle ha la cittadinanza canadese, oltre a quella statunitense. E' nato nel 1924 in Canada, ad Amherst, e nel suo Paese di origine si è laureato in Fisica nel 1950, presso la McGill University. In pensione dal 1979, ha diretto la Divisione sulle Comunicazioni degli statunitensi Bell Laboratories.
George Elwood Smith, cittadino americano, è nato nel 1930 a White Plains (New York). Si è laureato in Fisica nell'università di Chicago nel 1959 ed ha lavorato nei Bell Laboratories fino al pensionamento, avvenuto nel 1986. Sono considerati i papà dei sensori per le videocamere e fotocamere, che utilizza la tecnologia basata sull'effetto fotoelettrico previsto da Albert Einstein.
Il nobel per la fisica dell'anno scorso era andato allo statunitense Yoichiro Nambu e ai giapponesi Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa, autori di alcuni studi sull'asimmetria nelle particelle elementari.
Domani sarà il turno dell'assegnazione del premio per la Chimica, giovedì della Letteratura, venerdì della Pace e finalmente il 12 ottobre verrà assegnato quello per l'Economia: i premi verrano consegnati a Oslo il 10 dicembre, anniversario della morte di Alfred Nobel.
Da notare che i premi per la Fisica vengono concessi per scoperte e teorie "rivelatesi solide nel tempo" (e mai postumi): l'intervallo di tempo fra l'assegnazione del premio e la ricerca che ne è alla base è di quindi di norma di circa vent'anni.
(6 ottobre 2009)
Nobel per la medicina alle ricerche sulla longevità delle cellule
Due donne, è la prima volta che accade che condividano un premio Nobel. Elizabeth H. Blackburn, Carol W. Greider con il collega Jack W. Szostak sono stati insigniti dell'alto riconoscimento per loro ricerche sui cromosomi, ricerche che hanno aperto la strada allo studio della longevità e indicato possibili nuove strategie per la cura del cancro.
I tre ricercatori statunitensi hanno infatti scoperto la funzione delle strutture che proteggono le estremità dei cromosomi, chiamate telomeri, e l'enzima che li costituisce, la telomerasi. I telomeri sono la difesa più importante contro i danni che i cromosomi possono subire nella fase di divisione cellulare e costituiscono perciò la protezione più importante contro la degradazione e l'invecchiamento.
Le molecole di Dna che contengono il nostro patrimonio genetico sono impacchettate nei cromosomi, i telomeri sono i "cappucci" alle loro estremità. Elizabeth Blackburn dell'Università della California, San Francisco, e Jack Szostak della Harvard Medical School hanno scoperto - si legge nel comunicato dell'assemblea dei Nobel al Karlonska Institutet di Stoccolma - che un'unica sequenza di Dna nei telomeri protegge i cromosomi dalla degradazione. Mentre Carol Greider della John Hopkins University - allora appena laureata - e ancora Elizabeth Blackburn hanno identificato la telomerasi. Man mano che i telomeri si accorciano, la cellula invecchia. Al contrario, se l'attività della telomerasi è elevata, i telomeri mantengono la loro lunghezza e la senescenza cellulare viene ritardata. Questo accade nelle cellule tumorali, che possono essere considerate virtualmente immortali. Alcune malattie ereditarie, invece, sono caratterizzate da una scarsa attività dell'enzima, che si traduce in danni cellulari.
L'assegnazione del Nobel 2009 ai tre scienziati e al loro lavoro riconosce e premia la scoperta di un meccanismo fondamentale nella cellula. Una scoperta che ha favorito lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche, sottolinea l'Accademia. Il loro lavoro ha rivelato ha allargato le conoscenze sul meccanismo di invecchiamento dell'uomo, sul cancro e sulle cellule staminali.
05 ottobre 2009
Due donne, è la prima volta che accade che condividano un premio Nobel. Elizabeth H. Blackburn, Carol W. Greider con il collega Jack W. Szostak sono stati insigniti dell'alto riconoscimento per loro ricerche sui cromosomi, ricerche che hanno aperto la strada allo studio della longevità e indicato possibili nuove strategie per la cura del cancro.
I tre ricercatori statunitensi hanno infatti scoperto la funzione delle strutture che proteggono le estremità dei cromosomi, chiamate telomeri, e l'enzima che li costituisce, la telomerasi. I telomeri sono la difesa più importante contro i danni che i cromosomi possono subire nella fase di divisione cellulare e costituiscono perciò la protezione più importante contro la degradazione e l'invecchiamento.
Le molecole di Dna che contengono il nostro patrimonio genetico sono impacchettate nei cromosomi, i telomeri sono i "cappucci" alle loro estremità. Elizabeth Blackburn dell'Università della California, San Francisco, e Jack Szostak della Harvard Medical School hanno scoperto - si legge nel comunicato dell'assemblea dei Nobel al Karlonska Institutet di Stoccolma - che un'unica sequenza di Dna nei telomeri protegge i cromosomi dalla degradazione. Mentre Carol Greider della John Hopkins University - allora appena laureata - e ancora Elizabeth Blackburn hanno identificato la telomerasi. Man mano che i telomeri si accorciano, la cellula invecchia. Al contrario, se l'attività della telomerasi è elevata, i telomeri mantengono la loro lunghezza e la senescenza cellulare viene ritardata. Questo accade nelle cellule tumorali, che possono essere considerate virtualmente immortali. Alcune malattie ereditarie, invece, sono caratterizzate da una scarsa attività dell'enzima, che si traduce in danni cellulari.
L'assegnazione del Nobel 2009 ai tre scienziati e al loro lavoro riconosce e premia la scoperta di un meccanismo fondamentale nella cellula. Una scoperta che ha favorito lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche, sottolinea l'Accademia. Il loro lavoro ha rivelato ha allargato le conoscenze sul meccanismo di invecchiamento dell'uomo, sul cancro e sulle cellule staminali.
05 ottobre 2009
giovedì, ottobre 01, 2009
Durissimo attacco del settimanale britannico: "I giornalisti hanno ragione a preoccuparsi e protestare. Italia democrazia fragile, come all'Est"
Economist: "Come con Mussolini museruola a chi informa"
El Pais: "Berlusconi dichiara guerra alla Rai". Sulla stampa estera molti titoli sullo scudo fiscale: "amnistia per gli evasori"
dal corrispondente di Repubblica ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Sono anni che definisce Silvio Berlusconi "inadatto" a governare l'Italia, a causa del conflitto d'interessi mediatico e dei numerosi processi a cui è stato sottoposto, ma adesso il settimanale l'Economist aumenta se possibile ancora di più il livello della critica, paragonando l'Italia del Cavaliere a una delle deboli democrazie dell'Est Europa, sempre più lontana dal concetto di democrazia occidentale, ed evocando perfino il fantasma del Duce.
"E' dai tempi di Mussolini che non si aveva un governo italiano che interferisse con i media in maniera così lampante e allarmante", scrive l'autorevole settimanale, britannico come sede centrale ma globale nella diffusione poiché vende al di fuori del Regno Unito i due terzi della sua tiratura di quasi un milione e mezzo di copie. "I giornalisti, e gli altri italiani, hanno ogni motivo di protestare", continua l'articolo, intitolato "Museruola a chi informa", alludendo alla manifestazione in difesa della libertà di stampa indetta per questo fine settimana in tutta Italia e anche all'estero. "Questo sabato 3 ottobre si terrà a Roma una manifestazione per difendere la libertà di stampa", scrive l'Economist, "non in una lontana dittatura, ma proprio in Italia. Ebbene, i giornalisti che l'hanno indetta hanno buone ragioni per preoccuparsi".
Il settimanale osserva poi che basta consultare la classifica 2009 sull'indipendenza dei media di Freedom House, l'istituto americano di controllo e studio sulla libertà di informazione e di pensiero, per accorgersi che l'Italia è declassata nella categoria di quelli "parzialmente liberi", al 73esimo posto, su un totale di 195, appena sopra alla Bulgaria. Quanto meno sotto questo aspetto, afferma l'Economist, "l'Italia di Berlusconi si sta allontanando dall'Europa occidentale per diventare più simile alle deboli democrazie dell'est". Il giornale fa poi una lunga ricostruzione degli ultimi sviluppi, dalle domande di Repubblica al premier alla richiesta di danni per diffamazione avanzata da Berlusconi per tali domande, fino al caso della trasmissione AnnoZero e alla campagna lanciata dal Giornale, "quotidiano vicino al primo ministro, contro il pagamento del canone Rai, da cui dipendono almeno la metà degli introiti dell'azienda pubblica". Conclude l'Economist: "Le ordinanze di Berlusconi sembrano parte di un progetto per spazzare via le ultime enclavi ribelli rimaste in Italia".
Del caso Berlusconi continua ad occuparsi anche il resto della stampa internazionale. Il quotidiano spagnolo El Pais pubblica oggi un ampio servizio intitolato: "Berlusconi dichiara guerra alla Rai". Il corrispondente da Roma, Miguel Mora, racconta gli attacchi alla trasmissione "AnnoZero" per la puntata dedicata allo scandalo delle escort e all'intervista a Patrizia D'Addario, soffermandosi sulla campagna lanciata "dai media del Cavaliere" per esortare gli italiani a non pagare più il canone d'abbonamento alla Rai in segno di protesta. "Berlusconi ha celebrato il suo 73esimo compleanno dichiarando guerra non solo a Michele Santoro", il conduttore della trasmissione in questione, "ma a tutti i programmi che lo criticano", scrive El Pais, affermando che l'invito a non pagare il canone è "un'iniziativa teatrale del tutto priva di legalità, in pratica una chiamata generale all'evasione fiscale, un'abitudine quest'ultima assai popolare in Italia e a cui lo stesso Berlusconi non è alieno, come testimoniano i suoi numerosi processi in materia".
Un altro tema a cui i giornali stranieri dedicano l'attenzione è per l'appunto il perdono fiscale per coloro che rimpatriano capitali dall'estero. "Berlusconi prepara un colossale perdono, il più grosso d'Europa", titola il Clarin. "Il governo Berlusconi ha imposto un voto di fiducia in parlamento per far passare la sua amnistia fiscale", titola Les Echos. "Berlusconi concede l'amnistia agli evasori dei paradisi", titola El Mundo.
Il settimanale francese L'Express torna invece sulle polemiche degli ultimi mesi tra la Chiesa cattolica e il nostro primo ministro, con un lungo reportage intitolato "Divorzio all'italiana", che ripercorre tutte le tappe della vicenda, dalle proteste nelle chiese per i party con escort e veline nelle ville del presidente del Consiglio, alle critiche espresse dall'Avvenire e da Famiglia Cristiana, agli attacchi del Giornale al direttore dell'Avvenire e alle dimissioni di quest'ultimo. Il settimanale riporta il parere di un assicuratore di 59 anni di nome Giorgio che dice: "Non comprendo più la mia Chiesa. Mi sento perduto davanti alla sua sottomissione a Berlusconi, alla sua politica, al suo modello di una società barbara". Tuttavia, afferma L'Express, numerosi segnali indicano che la Chiesa sta preparandosi "al dopo-Berlusconi".
E una notizia che nei giorni scorsi ha riempito le pagine dei giornali in Occidente è arrivata stamani fino in Pakistan, dove la Plus News Pakistan riporta la gaffe di Berlusconi su Michelle Obama, definita "abbronzata" come suo marito dal premier italiano al ritorno dal summit del G20.
(1 ottobre 2009
Economist: "Come con Mussolini museruola a chi informa"
El Pais: "Berlusconi dichiara guerra alla Rai". Sulla stampa estera molti titoli sullo scudo fiscale: "amnistia per gli evasori"
dal corrispondente di Repubblica ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Sono anni che definisce Silvio Berlusconi "inadatto" a governare l'Italia, a causa del conflitto d'interessi mediatico e dei numerosi processi a cui è stato sottoposto, ma adesso il settimanale l'Economist aumenta se possibile ancora di più il livello della critica, paragonando l'Italia del Cavaliere a una delle deboli democrazie dell'Est Europa, sempre più lontana dal concetto di democrazia occidentale, ed evocando perfino il fantasma del Duce.
"E' dai tempi di Mussolini che non si aveva un governo italiano che interferisse con i media in maniera così lampante e allarmante", scrive l'autorevole settimanale, britannico come sede centrale ma globale nella diffusione poiché vende al di fuori del Regno Unito i due terzi della sua tiratura di quasi un milione e mezzo di copie. "I giornalisti, e gli altri italiani, hanno ogni motivo di protestare", continua l'articolo, intitolato "Museruola a chi informa", alludendo alla manifestazione in difesa della libertà di stampa indetta per questo fine settimana in tutta Italia e anche all'estero. "Questo sabato 3 ottobre si terrà a Roma una manifestazione per difendere la libertà di stampa", scrive l'Economist, "non in una lontana dittatura, ma proprio in Italia. Ebbene, i giornalisti che l'hanno indetta hanno buone ragioni per preoccuparsi".
Il settimanale osserva poi che basta consultare la classifica 2009 sull'indipendenza dei media di Freedom House, l'istituto americano di controllo e studio sulla libertà di informazione e di pensiero, per accorgersi che l'Italia è declassata nella categoria di quelli "parzialmente liberi", al 73esimo posto, su un totale di 195, appena sopra alla Bulgaria. Quanto meno sotto questo aspetto, afferma l'Economist, "l'Italia di Berlusconi si sta allontanando dall'Europa occidentale per diventare più simile alle deboli democrazie dell'est". Il giornale fa poi una lunga ricostruzione degli ultimi sviluppi, dalle domande di Repubblica al premier alla richiesta di danni per diffamazione avanzata da Berlusconi per tali domande, fino al caso della trasmissione AnnoZero e alla campagna lanciata dal Giornale, "quotidiano vicino al primo ministro, contro il pagamento del canone Rai, da cui dipendono almeno la metà degli introiti dell'azienda pubblica". Conclude l'Economist: "Le ordinanze di Berlusconi sembrano parte di un progetto per spazzare via le ultime enclavi ribelli rimaste in Italia".
Del caso Berlusconi continua ad occuparsi anche il resto della stampa internazionale. Il quotidiano spagnolo El Pais pubblica oggi un ampio servizio intitolato: "Berlusconi dichiara guerra alla Rai". Il corrispondente da Roma, Miguel Mora, racconta gli attacchi alla trasmissione "AnnoZero" per la puntata dedicata allo scandalo delle escort e all'intervista a Patrizia D'Addario, soffermandosi sulla campagna lanciata "dai media del Cavaliere" per esortare gli italiani a non pagare più il canone d'abbonamento alla Rai in segno di protesta. "Berlusconi ha celebrato il suo 73esimo compleanno dichiarando guerra non solo a Michele Santoro", il conduttore della trasmissione in questione, "ma a tutti i programmi che lo criticano", scrive El Pais, affermando che l'invito a non pagare il canone è "un'iniziativa teatrale del tutto priva di legalità, in pratica una chiamata generale all'evasione fiscale, un'abitudine quest'ultima assai popolare in Italia e a cui lo stesso Berlusconi non è alieno, come testimoniano i suoi numerosi processi in materia".
Un altro tema a cui i giornali stranieri dedicano l'attenzione è per l'appunto il perdono fiscale per coloro che rimpatriano capitali dall'estero. "Berlusconi prepara un colossale perdono, il più grosso d'Europa", titola il Clarin. "Il governo Berlusconi ha imposto un voto di fiducia in parlamento per far passare la sua amnistia fiscale", titola Les Echos. "Berlusconi concede l'amnistia agli evasori dei paradisi", titola El Mundo.
Il settimanale francese L'Express torna invece sulle polemiche degli ultimi mesi tra la Chiesa cattolica e il nostro primo ministro, con un lungo reportage intitolato "Divorzio all'italiana", che ripercorre tutte le tappe della vicenda, dalle proteste nelle chiese per i party con escort e veline nelle ville del presidente del Consiglio, alle critiche espresse dall'Avvenire e da Famiglia Cristiana, agli attacchi del Giornale al direttore dell'Avvenire e alle dimissioni di quest'ultimo. Il settimanale riporta il parere di un assicuratore di 59 anni di nome Giorgio che dice: "Non comprendo più la mia Chiesa. Mi sento perduto davanti alla sua sottomissione a Berlusconi, alla sua politica, al suo modello di una società barbara". Tuttavia, afferma L'Express, numerosi segnali indicano che la Chiesa sta preparandosi "al dopo-Berlusconi".
E una notizia che nei giorni scorsi ha riempito le pagine dei giornali in Occidente è arrivata stamani fino in Pakistan, dove la Plus News Pakistan riporta la gaffe di Berlusconi su Michelle Obama, definita "abbronzata" come suo marito dal premier italiano al ritorno dal summit del G20.
(1 ottobre 2009
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