Dal cinema nelle nostre case Il 2010 sarà l’anno del 3D
di Marco Ventimiglia
Per capire la differenza basta chiudere un’occhio: in un attimo le immagini diventano come quelle di una trasmissione tv, perdono cioè quella profondità che è poi l’essenza della visione tridimensionale. Un paragone che invecenon regge con il cinema, perché ormai da un anno nelle sale è tornato in gran spolvero il film in 3D, con lungometraggi animati di enorme successo come “L’Era Glaciale 3” e “Up”, il tutto a 50 anni di distanza dal primo esordio, e la successiva scomparsa, dei film in stereoscopia. Ma quanto accaduto negli ultimi mesi è solo un antipasto di quel che ci attende a partire dal 2010, l’anno nel quale il 3D si trasformerà in uno dei più grandi fenomeni dell’elettronica di consumo. La visione tridimensionale, infatti, nonsolo sbancherà icinema ma, novità assoluta, entrerà in molteplici forme nelle nostre case. Il big bang del 3D è in realtà ancor più vicino del nuovo anno. Il 18 dicembre uscirà in buona parte del mondo (purtroppo soltanto a gennaio in Italia per non far concorrenza ai cine-panettoni) l’ultima realizzazione di James Cameron, il regista di Titanic e Terminator.
“Avatar” si annuncia non solo come un grande film di fantascienza, ma soprattuttocomeil primo lungometraggio espressamente concepito e realizzato per la riproduzione tridimensionale. Il prevedibile successo planetario di Avatar, del quale sono stati già proiettati alcuni spezzoni dimostrativi con stupore degli spettatori, è destinato ad essere seguito qualche mese dopo dalla sua commercializzazione sul mercato dell’home cinema, insieme ad altri titoli di grande impatto, nel nuovo formato 3D del quale si stanno definendo gli ultimi dettagli in queste settimane. Il rapido arrivo della visione tridimensionale nelle nostre case, all’inizio con film e videogiochi,mapoi anche con la tv compresi gli avvenimenti in diretta, sarà innanzitutto frutto dell’individuazione della tecnologia più efficace per la riproduzione delle immagini stereoscopiche in ambito domestico. Tralasciando le spiegazioni su tutto ciò che avviene “a monte”, ovvero la realizzazione filmica (Cameron ha fatto realizzare delle apposite cineprese), televisiva o informatica del 3D, quel che ci interessa sono le modalità di funzionamento degli apparecchi destinati ad essere utilizzati dagli utenti. Diciamo subito che questa innovazione verrà proposta in costante abbinamento con l’Alta Definizione, vale a dire le immagini tridimensionali avranno la risoluzione di 1920x1080 punti comunemente definita “Full HD”. Il motivo è quello di non scendere a compromessi, abbinando alla stereoscopia la miglior qualità visiva disponibile. Il 3D casalingo, poi, necessiterà l’adozione di uno strumento ausiliario per essere visualizzato, gli occhialini, esattamente come al cinema. Si tratta di un modello particolare, più evoluto dei rudimentali occhialini con lenti di diverso colore degli Anni Cinquanta, che rendevano lo spettacolo tridimensionale innaturale ed affaticante dopo pochi minuti. I più moderni modelli LCD con lenti sincronizzate (Shutterglasses) permettono invece di inviare al cervello nel modo corretto le diverse informazioni catturate dall’occhio destro rispetto al sinistro, consentendo poi la combinazione delle immagini, con il relativo effetto di profondità, né più né meno di quanto avviene in natura.
Ma insieme agli occhialini, il cui costo si annuncia peraltro contenuto, per il 3D domestico occorrerà anche una nuova generazione di televisori/ proiettori e lettori Blu-ray (quelli capaci di leggere gli omonimi dischi in Alta Definizione). Questo perché nel caso della visualizzazione di materiale stereoscopico i fotogrammi raddoppiano, in quanto per ogni immagine esiste la “versione” da inviare all’occhio destro e quella destinata all’occhio sinistro. In termini fisici ciò comporta il passaggio dalla frequenza di 60 Hz per la scansione delle immagini, che contraddistingue i contenuti degli attuali Blu-ray Disc, fino ai120Hz.Unafrequenza più elevata che, appunto, le tv ed i player in commercionon riescono a gestire. Insomma, l’irrompere della terza dimensione comporterà un radicale rinnovamento dei principali apparecchi per la riproduzione video all’interno della casa, e questo a pochissimi anni dal lancio dell’Alta definizione. Eppure le major cinematografiche ed i colossi dell’elettronica di consumosono convinti che funzionerà. Dopo lo spettacolo di Avatar capiremo che probabilmente hanno ragione.
16 novembre 2009
2 commenti:
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