Microsoft, Yahoo e Amazon insieme contro i libri digitali di Google
di Luca Salvioli
Contro il massiccio progetto di digitalizzazione dei libri targato Google scendono in campo gli altri pesi massimi dell'ecosistema dell'innovazione digitale. Nientemeno che Microsoft, Yahoo! e Amazon. I tre colossi hanno dato vita a una colazione insieme all'Internet archive, associazione no profit di San Francisco che lavora per la realizzazione di una libreria digitale libera di contenuti internet, denominata «Open Book Alliance».
Il servizio «Google Books» è stato contestato sin dalla sua nascita per le presunte violazioni del copyright. Tre anni fa, l'associazione degli autori americani «Authors Guild», l'associazione degli editori americani Aap e un altro gruppo di autori ed editori intentarono una class action contro il servizio. Mountain View ha rimandato l'accusa al mittente e posto le basi per un accordo, risalente a fine ottobre e in attesa di approvazione della Corte, che gli consentirebbe di proseguire nell'opera di digitalizzazione di libri fuori stampa. Google potrebbe vendere l'accesso ai libri e registrarsi al proprio database digitale, inserire la pubblicità nelle pagine e fare altri usi commerciali dei libri. Il 70% dei ricavi andrebbe agli autori, il 30% al motore di ricerca.
Le aziende si oppongono proprio a questo accordo. La nuova coalizione dovrebbe essere ufficializzata la prossima settimana, stando al Los Angeles Times, e vedrà tra i protagonisti anche Gary Reback, noto avvocato della Silicon Valley specializzato in antitrust che in precedenti occasioni è stato antagonista di Microsoft, ma che questa volta si siederà allo stesso tavolo.
«Siamo tutti uniti su una serie di questioni fondamentali - ha detto Peter Brantley, direttore dell'Internet archive -, siamo preoccupati dall'impatto che questo accordo può avere sulla competitività e la privacy dei lettori». Fattori su cui sta indagando anche il Dipartimento di giustizia americano e sul quale si lamentano da mesi diverse associazioni del settore.
21 agosto 2009
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